Insufficienza renale cronica: consigli del medico
Alcuni consigli utili per l'insufficienza renale cronica.
Quali sono i sintomi dell'insufficienza renale cronica?
Spesso sono talmente vaghi da non dare particolari preoccupazioni; ci si può sentire più stanchi, con minor appetito, può aumentare il senso della sete, la pelle è disidratata, i capelli possono diventare più fragili, possono insorgere dolori ossei, ci può essere insonnia. Quasi costantemente è presente ipertensione arteriosa, a volte difficilmente controllabile, la diuresi diventa più abbondante ed è necessario alzarsi anche la notte per urinare; solo nella fase più gravi dell’insufficienza renale acuta può comparire una contrazione della diuresi.
Come diagnosticare l'insufficienza renale cronica?
Sono indispensabili pochi esami: l’esame urine con la proteinuria, l’azotemia e la creatinina permettono di fare una diagnosi iniziale. Il vostro medico può approfondire la valutazione con altri esami (come l’emocromo per valutare se sia già comparsa un’anemia, la glicemia per vedere che non siate diventati insulino-resistenti o elettroliti come sodio, potassio, calcio e fosforo per vedere che non ci siano alterazioni di tali sostanze).
E’ fondamentale affidarsi ad un nefrologo che ricercherà la causa della vostra malattia con un’ecografia renale e vescicale e con ulteriori esami strumentali ed ematochimici, ad esempio l’emogas per valutare lo stato di acidosi metabolica, e che ne seguirà negli anni l’evoluzione prescrivendo adeguate terapie preventive e correttive. Da diversi studi si è visto che i pazienti seguiti fin dalle prime fasi dell’insufficienza renale cronica dal nefrologo, non arrivano o posticipano l’ingresso in dialisi, e comunque migliorano la qualità di vita e le condizioni generali, allungando le aspettative di vita stessa.
Cosa possiamo fare?
- Controllare adeguatamente la pressione arteriosa
- Se si è diabetici, mantenere sempre normale la glicemia, con la dieta e la terapia
- Evitare farmaci nefrotossici
- Curare il colesterolo ed i trigliceridi elevati, con la dieta e la terapia
- Non fumare
- Prevenire le infezioni
- Dieta moderatamente ipoproteica per alleggerire il lavoro del rene e regolare l’apporto di sali (sodio), potassio e fosforo
Quando iniziare la dialisi?
E’ necessario eseguirla quando i reni non sono più in grado di lavorare normalmente, contribuendo al mantenimento della salute e dell’equilibrio dell’organismo, al fine di :
- rimuovere le sostanze di rifiuto, sali e liquidi in eccesso, impedendone l’accumulo nell’organismo
- mantenere l’equilibrio di determinate sostanze nel sangue (potassio e bicarbonato)
Nell’Insufficienza Renale Cronica i reni non guariscono e il paziente dovrà ricorrere alla dialisi per tutta la vita; se il vostro medico lo ritiene opportuno e necessario, potrete scegliere di essere messi in lista d’attesa per il trapianto renale.
Come funziona l'emodialisi?
Nell’emodialsi viene usato un rene artificiale che filtra il sangue da sostanze tossiche e liquidi in eccesso; per far passare il sangue nel rene artificiale occorre un accesso vascolare al paziente, che può essere : Fistola artero-venosa o Catetere venoso centrale.
La dialisi è dolorosa?
Probabilmente avvertirete un leggero fastidio al momento dell’inserimento degli aghi nella fistola, ma in genere non ci sono altri problemi. E’ una terapia indolore che consente nello stesso tempo di leggere un libro, di guardare la TV, di parlare, di mangiare.
Influenza sullo stile di vita
La dialisi di norma vi farà sentire meglio, perché risolverà e correggerà molte alterazioni connesse all’insufficienza renale, ma voi e la vostra famiglia avrete bisogno di un pò di tempo per abituarvi ai ritmi della dialisi.
Se volete viaggiare o passare le vacanze fuori, lo potrete sempre fare, in quanto il trattamento dialitico è standardizzato e i Centri sono diffusi ovunque, basta solo prendere accordi e parlarne con l’equipe del Centro. E’ consigliabile inoltre fare passeggiate ed evitare la vita sedentaria.
Come varia l’alimentazione?
E’ variabile, perché dipende dalle condizioni del singolo paziente, ma in linea generale si può mangiare liberamente, senza eccedere con l’introduzione di liquidi e di alimenti che contengono potassio (patate, frutta, verdura)